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PREVENZIONE PER IMMAGINI è il progetto dedicato alla prevenzione delle malattie e alla difesa della salute delle persone che rivoluziona il modo di proteggersi dalle principali malattie e offre alla comunità l’opportunità di accedere ad una serie di esami diagnostici che possono dare una risposta alla sempre maggiore richiesta di strumenti di prevenzione.
Il progetto PREVENZIONE PER IMMAGINI nasce da un’idea della dr.ssa Valentina Citton, medico specialista in diagnostica per immagini e ricercatrice nel campo delle tecniche radiologiche, e si avvale del supporto scientifico e tecnologico di SEMIOSICA, azienda specializzata nel settore della significazione medica, e del supporto dei poliambulatori e delle aziende sanitarie presenti sui territori.
CHE COS'È IL PROGETTO PREVENZIONE PER IMMAGINI
La particolarità del progetto PREVENZIONE PER IMMAGINI è che si tratta di una visita medica dedicata alla prevenzione delle malattie ed è eseguita da un medico radiologo, vale a dire il medico specialista in diagnostica per immagini, che mette insieme, in un unico percorso, l’anamnesi, gli esami di laboratorio e gli esami radiologici e sfrutta il grande potenziale di questa combinazione medica e diagnostica per individuare molte malattie in modo precoce.
CHI SONO I MEDICI RADIOLOGI
Il termine “medico radiologo” è il termine normalmente usato per indicare il medico specialista in diagnostica per immagini [1], l’unica figura medica a cui la legge italiana riconosce le competenze necessarie per effettuare delle diagnosi mediche tramite le tecniche di ecografia, di risonanza magnetica, di radiografia e di TAC [2].
Si tratta di un termine antico che lega il passato ed il presente di questa specialità medica e ci riporta agli inizi della sua storia, a quando, cioè, una categoria di medici cominciò a fare uso delle radiazioni (raggi X) per individuare la presenza nel corpo umano di malattie che fino ad allora erano impossibili da scoprire in altri modi [3].
È passato più di un secolo da allora ed oggi i medici radiologi hanno a disposizione anche altri strumenti oltre alle radiazioni per produrre delle immagini mediche tramite le quali fare delle diagnosi sul corpo umano, come gli ultrasuoni, tramite i quali si realizzano gli esami ecografici [4], oppure le radiofrequenze e i campi magnetici, mediante i quali si producono gli esami di risonanza magnetica [5]. Tuttavia, le radiazioni fanno ancora parte dell’armamentario diagnostico dei medici radiologi e sono tuttora ampiamente utilizzate per eseguire gli esami di radiografia e di TAC [6].
Ma, in verità, sin dall’inizio della loro storia i medici radiologi non si sono mai avvalsi delle radiazioni per eseguire le loro diagnosi mediche sul corpo umano quanto, piuttosto, del risultato di queste radiazioni, vale a dire le immagini mediche prodotte tramite di esse [7].
Pertanto, possiamo tranquillamente affermare il fatto che, indipendentemente dai progressi fatti dalla tecnologia, i medici radiologi sono sempre stati i medici specialisti in diagnostica per immagini.
IL POTENZIALE DELLA RADIOLOGIA NELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE
La radiologia è la specialità medica della diagnosi per eccellenza, l’unica ad essere capace di osservare il corpo umano dall’interno, nella sua interezza e con grande precisione ed affidabilità [8] e, al tempo stesso, l’unica capace di farlo senza creare danni all’organismo [9] e senza praticamente procurare alcun tipo di fastidio ai pazienti [8, 9].
Al contrario, tutte le altre tecniche usate per effettuare delle diagnosi mediche all’interno del corpo umano soffrono o di scarsa precisione e affidabilità [10], oppure, risultano in una qualche misura dannose per l’organismo [11] o fastidiose da sopportare per i pazienti [12].
In un solo esame, la radiologia può osservare più parti del corpo (diagnosi interdistrettuale) [13], può individuare molte malattie ben prima che si avvertano i sintomi o che ci siano dei segni visibili dall’esterno (diagnosi preclinica) [14] e può fornire numerose e fondamentali informazioni mediche che aiutano tutti i professionisti che si occupano della salute umana a comprendere le cause dei disturbi e dei problemi di salute dei loro pazienti (diagnosi interspecialistica) [15].
Grazie alla sua capacità di osservare la struttura anatomica degli organi interni e di controllare il loro stato di salute, la radiologia è capace di individuare, a volte con anni di anticipo [16], molte malattie che sono ancora invisibili e silenziose per i pazienti e per i medici [17].
Anche le capacità diagnostiche degli esami di laboratorio, come ad esempio quelli del sangue o delle urine, sono molto spesso nettamente inferiori a quelle della radiologia. Esistono, infatti, numerose malattie che sono osservabili dai medici radiologi ma non sono individuabili dagli esami di laboratorio [18].
Se sfruttata in tutto il suo potenziale, la radiologia può evitare l’insorgenza di molte malattie [19], può fermare l’avanzata di molte di esse prima che diventino pericolose [20], può eliminare molti esami inutili o inappropriati [21], può evitare molte diagnosi fatte in ritardo o del tutto sbagliate [22] e può ridurre molte terapie inefficaci o del tutto inappropriate [23].
Con un’ecografia, una risonanza magnetica, una radiografia o una TAC, i medici radiologi possono veramente aumentare la qualità e la durata della vita delle persone e possono essere una risorsa formidabile di prevenzione delle malattie per i sistemi sanitari pubblici e privati e, in definitiva, per la comunità tutta. E questo perché, vale la pena ricordarlo nuovamente, la radiologia ha un’enorme capacità di individuare molte malattie ben prima che queste diano sintomi ai pazienti [24] e segni clinici ai medici [25] e, inoltre, essa possiede una straordinaria capacità di indirizzare i professionisti sanitari di tutte le specialità verso le cure mediche più appropriate per i loro pazienti [26].
L’ATTUALE OFFERTA SANITARIA DI PREVENZIONE DELLE MALATTIE
Attualmente, per la prevenzione delle malattie i sistemi sanitari pubblici e privati si avvalgono degli screening [27], i quali, però, esistono solo per pochissime malattie [28] e, in più, hanno il problema di essere dei protocolli standardizzati [29], cioè una serie di esami fatti allo stesso modo per tutte le persone [30].
E mentre questo approccio può andare benissimo come protezione della salute della popolazione [31], cosa che, infatti, rende già adesso gli screening il principale strumento di prevenzione dei sistemi sanitari [32], non è un approccio altrettanto utile per la prevenzione della salute dei singoli pazienti, i quali, è bene ricordarlo, avrebbero bisogno di una prevenzione delle malattie fatta su misura della loro persona [33] e della loro storia clinica [34] e non di una prevenzione basata sulla loro classificazione statistica [35]. Inoltre, gli screening sono utili per individuare le malattie quando sono già presenti [36] ma non sono molto utili quando si tratta di impedire che le malattie insorgano [37] e questa differenza, cioè quella tra diagnosi precoce e screening, non è di poco conto [38].
La seconda e (relativamente) più economica soluzione disponibile per le persone che desiderano effettuare degli esami di prevenzione delle malattie è rappresentata dai soli esami di laboratorio [39], i quali però, è bene dirlo, nonostante siano dei preziosi strumenti di diagnosi medica capaci di individuare molti problemi di salute che le immagini radiologiche non possono valutare [40], soffrono dello stesso problema degli screening, vale a dire che sono dei parametri statistici [41] che non possono essere usati per fare delle diagnosi mediche su delle singole persone [42] a causa del fatto che ognuno di noi ha una propria storia clinica [43] e si trova sempre in una situazione personale e medica che lo rende diverso dalle altre persone [44].
Inoltre, va detto che i risultati degli esami di laboratorio non sono sempre affidabili, a causa della natura stessa delle diagnosi di laboratorio, le quali sono basate su dei parametri biochimici i cui risultati possono essere molto spesso influenzati da numerose variabili che sono difficili da tenere sotto controllo [45] e non a caso, a volte, si rivela necessaria la loro ripetizione a distanza di poco tempo [46, 47, 48] e, comunque, essi devono sempre e in ogni caso essere interpretati da un medico [49, 50, 51]. Inoltre, gli esami di laboratorio sono poco utili nella valutazione di molte e importanti malattie, come ad esempio buona parte delle malattie muscoloscheletriche [52] e neuromotorie [53] e molte malattie metaboliche [54], vascolari [55] e oncologiche [56, 57] a causa della natura patologica di questo tipo di disfunzioni, le quali hanno delle forme di manifestazione che possono essere di tipo anatomico, elettrofisiologico, biomeccanico o di altro genere e sono scarsamente misurabili con gli strumenti diagnostici di laboratorio [58].
La terza e (indubbiamente) meno economica soluzione a disposizione di coloro che desiderano fare qualcosa per ridurre il rischio di contrarre delle malattie è rappresentata dagli esami di diagnostica per immagini [59], oppure, dalle visite mediche specialistiche [60] eseguite dai professionisti sanitari, le quali, è bene chiarirlo, sono certamente di grande aiuto [61] ma, tuttavia, il problema risiede nel modo in cui le visite mediche sono normalmente organizzate dai sistemi sanitari pubblici e privati: esse, infatti, non sono quasi mai concepite per gestire dei problemi medici che richiedono un approccio diagnostico molto complesso o che prevedono l'elaborazione di grandi quantità di informazioni eterogenee e multidisciplinari [62], caratteristiche che sono, invece, necessarie per poter effettuare delle visite mediche di prevenzione delle principali malattie [61].
E, in aggiunta, eseguire delle visite mediche di questo tipo richiede comunque degli sforzi organizzativi ed economici insostenibili per qualsiasi sistema sanitario [63] e, in ogni caso, esse avrebbero dei costi che le renderebbero comunque poco accessibili per la popolazione [64].
La conclusione è che, ad oggi, i pazienti che desiderano accedere a degli esami di prevenzione delle principali malattie non hanno la possibilità di vedere soddisfatte le loro esigenze [65] ma dovranno accontentarsi di risposte incomplete [66] e tra di esse non collegate [67] perché sono il risultato di numerosi esami di laboratorio o di numerose visite mediche specialistiche a cui essi si sono sottoposti nel tempo, e, soprattutto, non avranno mai la possibilità di avere un quadro clinico completo e unificato del loro stato di salute [68]. E questo significa che non potranno proteggersi dalle malattie come invece avrebbero voluto fare e, soprattutto, come avrebbero potuto fare [69].
IL TRIO FORMIDABILE PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE
Uno degli approcci migliori per la gestione della prevenzione delle malattie [70] è senza dubbio rappresentato dal trio che abbina l’anamnesi dei pazienti [71], i loro esami di laboratorio [72] e le potenzialità della diagnostica per immagini [73, 74, 75, 76, 77] eseguita dai medici radiologi [78].
Questa è davvero una combinazione felice perché permette, in contemporanea, di beneficiare delle capacità della diagnostica per immagini, la quale può osservare il corpo dall’interno e segnalare i problemi di salute che sono silenziosi e che possono essere potenziali indizi di future malattie [79], di beneficiare delle caratteristiche degli esami di laboratorio [80], i quali possono aiutare a comprendere ciò che le immagini mediche non possono spiegare [81], e di beneficiare dell’opportunità dell’inquadramento clinico dei pazienti, il quale può aiutare i medici radiologi a comprendere la storia medica personale e unica dei pazienti, in modo da pianificare meglio gli esami radiologici in base alle loro esigenze di prevenzione [82].
Grazie a questo formidabile trio, vale a dire l’anamnesi, gli esami di laboratorio e gli esami di radiologia, è oggi realmente possibile eseguire una prevenzione di buon livello di molte malattie muscoloscheletriche [83], neuromotorie [84], oncologiche [85], vascolari [86], metaboliche [87] e sportive [88].
Queste malattie, infatti, esordiscono quasi sempre in modo estremamente silenzioso e diventano progressivamente più pericolose a mano a mano che vanno avanti nel tempo [89] e, in aggiunta, esse contribuiscono attivamente a creare delle nuove malattie [90], in una sorta di effetto domino che porta l'organismo ad essere sempre più in difficoltà [91], e se queste malattie non sono affrontate quando sono nella loro fase iniziale causeranno notevoli sofferenze fisiche e psicofisiche e ridurranno l’autonomia, la qualità e la durata della vita stessa [92].
Questo ci fa comprendere quanto sia importante sorvegliare il proprio organismo con regolarità e sin dalla giovane età [93] e, soprattutto, quanto sia importante fare questo anche quando non si avvertono segni o sintomi di malattie [94], in quanto questa strategia è l'unica realmente efficace per aumentare la qualità e la durata della vita.
Finora, come esposto in precedenza, la più grande barriera che ha impedito la realizzazione di un esame diagnostico dedicato alla prevenzione delle principali malattie è stata l’enorme complessità organizzativa che un esame medico di questo tipo richiede, per via della necessità di analizzare un numero molto elevato di aree anatomiche del corpo e della necessità di elaborare un’elevata quantità di dati clinici [95] e, pertanto, un esame di questa portata avrebbe una durata molto lunga e comporterebbe degli sforzi organizzativi e dei costi economici insostenibili sia per i pazienti che per i sistemi sanitari [96].
PERCHÉ IL PROGETTO PREVENZIONE PER IMMAGINI È DIFFERENTE
Il progetto PREVENZIONE PER IMMAGINI si basa su un metodo e su una tecnica radiologica sviluppata dalla dr.ssa Valentina Citton, medico specialista in diagnostica per immagini e ricercatrice nel campo delle diagnosi radiologiche innovative, e si avvale del supporto scientifico e tecnologico di SEMIOSICA, azienda di tecnologia medica specializzata nella produzione di sistemi di significazione per la medicina.
Questa tecnica unisce, in un unico percorso, l’anamnesi, gli esami di laboratorio e gli esami di radiologia dei pazienti e permette di sfruttare e di valorizzare le enormi e ancora inespresse potenzialità di prevenzione delle malattie che ha la radiologia [97] e consente di riunire e di combinare, in un unico iter diagnostico, le grandi quantità di informazioni mediche e le numerose competenze multidisciplinari che sono necessarie ai medici radiologi per elaborare le informazioni anamnestiche, cliniche e laboratoristiche necessarie ad eseguire degli esami radiologici mirati alla prevenzione delle malattie e a gestire le successive fasi di pianificazione degli esami, di interpretazione delle immagini, di stesura dei referti, di guida alle terapie, di controllo delle patologie, di interazione con gli altri professionisti della salute e di comunicazione con i pazienti [98].
Questo esame di prevenzione delle malattie nasce per dare ai medici radiologi, ai professionisti della salute e, soprattutto, ai pazienti, delle diagnosi personalizzate, più veloci, più efficienti e più efficaci e con dei tempi e dei costi ragionevoli, superando gli ostacoli che finora hanno impedito di avere uno strumento diagnostico di prevenzione delle malattie all'altezza del compito [99].
L’esame di PREVENZIONE PER IMMAGINI non si limita ad esaminare le aree anatomiche abitualmente valutate dagli esami obiettivo, dagli esami di laboratorio o dagli esami radiologici tradizionali ma si concentra sullo stato di salute dell'organismo e sull'individuazione delle malattie nella loro fase iniziale. Questo permette ai pazienti e ai professionisti sanitari di aumentare le probabilità di intervenire in tempo utile per eliminare o per attenuare, dove possibile, un problema di salute in atto.
COME SI SVOLGE L’ESAME DI PREVENZIONE PER IMMAGINI
L’esame di PREVENZIONE PER IMMAGINI prevede delle domande, la visione degli esami precedenti e un inquadramento clinico che indirizzano i medici verso i protocolli radiologici di acquisizione e di refertazione più appropriati e si svolge in quattro fasi:
1. valutazione anamnestica della storia clinica dei pazienti, dei medicinali da essi assunti e degli esami radiologici o di laboratorio precedenti in loro possesso.
2. Inquadramento clinico finalizzato alla comprensione dello stato di salute dei pazienti e pianificazione degli esami radiologici più appropriati.
3. Esecuzione degli esami radiologici mirati alle strutture anatomiche da esaminare a seconda delle indicazioni mediche previste, che possono essere effettuati tramite ecografia, radiografia, risonanza magnetica o TAC.
4. Stesura del referto radiologico contenente lo stato delle strutture anatomiche, le eventuali patologie riscontrate, gli eventuali esami di approfondimento da effettuare, le eventuali informazioni mediche di localizzazione anatomica utili all’esecuzione di biopsie diagnostiche e le eventuali informazioni di tipo anatomico e fisiopatologico utili ai professionisti della salute per le loro diagnosi e per le loro cure.
L'esame si conclude con la consegna del referto di PREVENZIONE PER IMMAGINI che descrive lo stato di salute degli organi dei pazienti in base ai risultati ottenuti dalle immagini radiologiche e al loro confronto con i risultati ottenuti dal precedente inquadramento clinico e dagli eventuali esami di laboratorio prescritti.
Il referto di PREVENZIONE PER IMMAGINI illustra ai pazienti la presenza di eventuali malattie che sono in una fase iniziale o in una fase nascosta, fornisce ad essi dei suggerimenti su come mettere in atto dei comportamenti che li aiutino a proteggere la loro salute, li indirizza verso gli esami diagnostici più appropriati con i quali proseguire gli eventuali approfondimenti e suggerisce ai professionisti sanitari che li visiteranno e che li cureranno in seguito le aree del corpo sulle quali eventualmente concentrare le loro diagnosi e le loro cure, in modo da consentire ad essi di intervenire in tempo utile per la salvaguardia della salute dei loro assistiti.
COSA PUO’ FARE L’ESAME DI PREVENZIONE PER IMMAGINI
Quando sarà nella sua fase completa il progetto PREVENZIONE PER IMMAGINI disporrà di sei tipi di percorsi di prevenzione delle principali malattie: prevenzione motoria, neuromotoria, oncologica, vascolare, metabolica e sportiva.
In base al percorso di prevenzione scelto dai pazienti l’esame di PREVENZIONE PER IMMAGINI è in grado di rilevare la presenza di molte malattie quando sono nella loro fase iniziale o quando sono ancora silenziose e non danno dei sintomi o dei segni ai pazienti e ai medici e consente di offrire delle diagnosi di prevenzione delle principali malattie molto più efficienti ed efficaci di quelle attuali e realmente in grado di aiutare i pazienti a prevenire o a ridurre:
1. i dolori e le malattie muscoloscheletriche, come le ernie, le artrosi e le neuropatie periferiche [100];
2. la perdita di mobilità di parti del corpo dopo una paralisi dovuta ad un evento neurologico di tipo motorio, come ictus, sclerosi multipla, traumi cranici o interventi neurochirurgici [101];
3. lo sviluppo di molti tipi di tumori silenziosi, come quelli del cervello, dei reni, del pancreas, del fegato, della vescica, della prostata, delle ovaie e dell’utero [102];
4. le malattie vascolari, come gli ictus, gli aneurismi, le trombosi venose e le trombosi arteriose [103];
5. le malattie del metabolismo glucidico, come insulinoresistenza, il diabete, la steatosi epatica e la nefropatia diabetica [104];
6. i cali di prestazione, gli infortuni e le malattie degli sportivi [105].
I PROSSIMI PASSI DI PREVENZIONE PER IMMAGINI
Il progetto PREVENZIONE PER IMMAGINI è attualmente in fase di pre-uscita e i suoi ambiti diagnostici aumenteranno nel tempo e si arricchiranno di nuovi capitoli e di nuove soluzioni nel prossimo futuro.
Le prime visite mediche, eseguite dalla dr.ssa Valentina Citton, sono previste per il mese di novembre 2024, il servizio diagnostico, invece, entrerà in pieno regime dal mese di gennaio 2025 e sarà accessibile alle comunità presso i centri medici presenti sui territori che ci accompagnano in questa missione che ha l'obiettivo di aumentare la qualità e la durata della vita delle persone.
Bibliografia: prevenzione-per-immagini-bibliografia - Semiosica
Autori: Alessandro Baglione (*), Dr.ssa Valentina Citton (**).
*Fondatore di Semiosica. www.semiosica.com/alessandro-baglione.
**Fondatrice del progetto “PREVENZIONE PER IMMAGINI”. www.linkedin.com/in/valentina-citton.