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L’argomento che tratteremo in questo articolo riguarda la prevenzione e la diagnosi delle malattie associate alla gravidanza, un problema che non è sempre tenuto nella considerazione che merita.
E questo perché si ignora o si sottovaluta il fatto che la gravidanza può portare parecchi problemi di salute, che vanno dagli inestetismi come la cellulite e la dilatazione addominale a delle malattie ben più serie come le ernie addominali, i gonfiori e i dolori alle gambe e alla schiena fino ad arrivare all’incontinenza e addirittura alle trombosi venose, e se si tiene in considerazione anche l’età media sempre più elevata delle donne in gravidanza si comprende benissimo come questo non sia affatto un argomento di secondo piano.
Il problema medico
È noto il fatto che durante il periodo della gravidanza e nel momento del parto avvengono modifiche profonde nel corpo della donna che coinvolgono numerose strutture anatomiche come la colonna vertebrale, i muscoli addominali e del pavimento pelvico, la vescica e l’intestino, le vene e il grasso corporeo e questi sconvolgimenti dell’organismo, a volte, possono portare a degli inestetismi come la cellulite e il prolasso addominale ma anche allo sviluppo di disturbi importanti come i dolori cronici, le ernie addominali e l’incontinenza, fino ad arrivare a causare delle vere e proprie malattie come le artrosi, l’insufficienza venosa, le tromboflebiti e perfino il diabete e le trombosi venose profonde.
Le diagnosi disponibili
La prima e (relativamente) più economica soluzione disponibile è rappresentata dagli esami di laboratorio, i quali però, è bene dirlo, non sono equivalenti ad una visita medica poiché essi sono dei parametri statistici e questo significa che non possono essere usati per fare diagnosi in una singola persona a causa del fatto che ognuno ha una propria storia clinica e si trova sempre in una situazione personale e medica che lo rende diverso dalle altre persone - e questo è ancora più vero per le donne in gravidanza - e, inoltre, va detto che gli esami di laboratorio sono per loro natura, dei parametri fortemente instabili, poco affidabili e dipendenti da numerose variabili, non a caso essi devono essere sempre interpretati da un medico.
Gli esami di laboratorio sono poco utili nella valutazione dei parametri muscoloscheletrici degli sportivi, a causa della natura fisiopatologica di questo tipo di disfunzione che è causata, lo ricordiamo, dall'assenza di produzione dell'impulso motorio a livello cerebrale, dalla conseguente assenza di trasmissione dell'impulso attraverso il sistema nervoso periferico e dalla inevitabile assenza di movimento a livello muscoloscheletrico, tutti fenomeni fisiopatologici scarsamente misurabili dagli esami di laboratorio.
La seconda e meno economica soluzione a disposizione è rappresentata dalle visite specialistiche eseguite dai professionisti sanitari, le quali possono essere certamente di aiuto, tuttavia, il problema risiede nel modo in cui sono organizzati i sistemi sanitari pubblici e privati e la formazione del personale sanitario: essi, infatti, non sono concepiti per rispondere alle esigenze mediche di particolari categorie di malattie e di pazienti, ma piuttosto, sono strutturati per erogare esami strumentali e visite mediche specialistiche che rispondono a dei quesiti clinici ben precisi e che riguardano delle singole malattie, ma non sono adatti per gestire problemi medici che richiedono un approccio diagnostico molto più complesso e che prevedono l'elaborazione di grandi quantità di informazioni eterogenee e multidisciplinari, e la diagnosi delle malattie associate alla gravidanza possiede tutte queste caratteristiche di complessità.
Ma, come già esposto nel precedente paragrafo, una diagnosi di questa complessità richiederebbe degli sforzi organizzativi ed economici insostenibili per qualsiasi sistema sanitario e, in ogni caso, avrebbe dei costi che la renderebbero comunque poco accessibile alla popolazione.
Per quanto riguarda i progressi ottenuti dalla ricerca medico-scientifica nella prevenzione e nella diagnosi delle malattie associate alla gravidanza, bisogna dire che, rispetto alla mole sterminata di pubblicazioni che ha prodotto, i risultati applicativi che ha ottenuto sono praticamente inesistenti e uno dei motivi principali è da attribuire alla natura stessa di questi studi, i quali tendono ad allontanarsi dalla ricerca di tipo clinico e a concentrarsi sugli aspetti biologici, metabolici o nutrizionali fino ad arrivare ad assumere una forte connotazione di tipo ingegneristico o statistico.
E sotto l'aspetto dei risultati ottenuti dalla tecnologia medica nella prevenzione e nella diagnosi delle malattie associate alla gravidanza, occorre dire che essa non ha prodotto dei risultati degni di nota, e questo perché non è stata in grado di costruire degli strumenti capaci di supportare i professionisti sanitari nei processi di interpretazione delle informazioni cliniche e di formulazione di diagnosi mediche, in quanto gli strumenti matematici e statistici dell'ingegneria informatica e dell'intelligenza artificiale tradizionale sono inadeguati per un tipo di attività che richiede l'elaborazione e la gestione di una grande quantità di informazioni mediche che non sono di tipo quantitativo, non sono, cioè, delle informazioni che provengono da misurazioni o da calcoli ma sono, al contrario, informazioni di tipo qualitativo, vale a dire che provengono da descrizioni e da classificazioni estremamente eterogenee, espresse in numerosi e differenti linguaggi specialistici, basate sulle interpretazioni soggettive e collettive e che comportano, per chi le esegue, delle responsabilità personali di tipo scientifico, etico, civile e penale.
Conclusione
La conclusione è che, ad oggi, le pazienti che necessitano di una prevenzione e di una diagnosi dedicate alle malattie associate alla gravidanza non ricevono le risposte appropriate ai loro problemi di salute e, di fatto, possono attendere molti anni prima di ottenere la diagnosi e la cura adeguate, o possono non riceverle mai, e sono costretti a spendere molti soldi in numerose visite specialistiche e a subire le conseguenze negative sulla loro salute causate da disfunzioni dell'organismo che sono state curate in ritardo, curate male, o non curate affatto, conseguenze che possono essere di natura estetica ma che possono essere anche molto più serie, come la convivenza con dei disturbi fortemente invalidanti, come i dolori, le ernie addominali, i gonfiori e i dolori alle gambe e alla schiena, fino ad arrivare all’incontinenza o, in alcuni casi, alle trombosi venose, e con il concreto rischio di vedere diminuire la loro qualità della vita.